Un’Università, oltre a produrre sapere e a trasmetterlo. Deve sapersi raccontarsi, spiegarsi e far conoscere agli altri le ragioni della propria esistenza e del proprio percorso.
Nel mondo di oggi, dove proliferano ranking, classifiche, esercizi di valutazione, trasmettere il senso dell’Università diventa più difficile. Sembra che tutto possa tradursi in una formula matematica che racchiuda il valore di un’Università.
Ma è di fronte a un’opera come Almum Studium Papiense. Storia dell’Università di Pavia che si comprende che le cose non stanno così.
Un’Università è un’istituzione complessa, la sua lunga storia è il suo patrimonio distintivo.
Giunta al quarto tomo, la Storia dell’Università di Pavia presenta una scrupolosa ricostruzione storica, condotta rigorosamente da Dario Mantovani. Ne emerge che l’Università, fondata nel XIV secolo e ininterrottamente centrale nei circuiti della cultura accademica, ha accumulato tradizioni di ricerca, strutture, biblioteche, persino stili didattici e di studio, che ne definiscono la fisionomia.
Dall’Età austriaca alla nuova Italia. Dalla Restaurazione alla Grande guerra (Volume 2, tomo II) è dedicato al periodo 1814-1918: le risonanze si fanno più intense, la trasformazione scientifica s’intensifica e le discipline prendono forme e denominazioni che resistono nel tempo. Alcune personalità come Adeodato Ressi, Camillo Golgi, Contardo Ferrini possono essere considerati all’origine di filoni di ricerca ancora oggi esistenti.
Per esempio, nei decenni finali di cui racconta questo tomo, ha inizio una sfida ambiziosa: mantenere un ruolo di unico centro di alta istruzione in Lombardia. Ma questa è una sfida che tuttora continua a sollecitare le forze migliori. L’Università di Pavia continua così ad aprirsi alla concorrenza, mantenendo sempre intatte le proprie caratteristiche.
Sono le stesse caratteristiche che in queste pagine tornano a parlarci o per la prima volta si affacciano alla nostra conoscenza, grazie ai saggi di oltre cinquanta autori e all’apparato iconografico seducente e istruttivo.
Anche un’opera come questa – nella quale l’Università di Pavia con il suo prestigioso Centro per la Storia dell’Università si allea al mecenatismo lungimirante di UBI Banca – è un prodotto culturale.
È l’Università che parla, ma parla alla società e racconta se stessa.
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